High Frequency Trading. La Fine della Libertà.
Le macchine sono diventate i principali operatori di Borsa. In particolare quelle basate su “high frequency trading” (letteralmente “scambio ad alta frequenza”) che mirano alla massimizzazione del risultato attraverso un numero elevatissimo di scambi. Dietro le decisioni di acquisto e vendita ci sono software di calcolo basati su algoritmi predisposti al trading automatico. Secondo diversi analisti, sono ormai questi macchinari a indirizzare il mercato (negli Stati Uniti è stato stimato che sono loro a movimentare il 70% degli scambi giornalieri). Il caso più eclatante si è verificato il 6 maggio 2010, quando in meno di un’ora i mercati hanno bruciato oltre 850 miliardi di dollari, trascinati nel panico da un errore nell’inserimento di un ordine: miliardi al posto di milioni. L’obiettivo di queste macchine è essere più veloci del mercato, secondo l’antico principio per cui “il tempo è denaro”, che in ambito finanziario vale più che altrove. Alla base di questi sistemi vi sono algoritmi sofisticatissimi in grado di analizzare le contrattazioni di borsa in essere (al millisecondo) sulle diverse piazze finanziarie, quindi valutare e ricostruire le strategie adottate dai trader che stanno operando e reagire di conseguenza con ordini di acquisto o vendita che anticipano la stragrande maggioranza degli altri trader.
Una tipologia di trading completamente automatizzato (della famiglia del trading algoritmico) in grado di eseguire una moltitudine di calcoli in pochissimo tempo; dispone d’un collegamento con il mercato estremamente rapido, analizza dati tick – by – tick avvalendosi di infrastrutture tecnologiche e informatiche in grado di eseguire operazioni in un arco temporale di pochi millisecondi. Un sistema ad alta frequenza è progettato in modo tale da eseguire le proprie strategie in maniera autonoma, analizzando il mercato e trasmettendo migliaia di messaggi di acquisto e vendita al secondo ed inserendo contestualmente ordini di esecuzione, di cancellazione o di sostituzione che si adattano immediatamente al flusso informativo disponibile. L’obiettivo principale di un sistema ad alta frequenza è di identificare e trarre vantaggio da rapidi sbilanciamenti di liquidità o da inefficienze dei prezzi di brevissima durata.
Pertanto tali macchine, che ovviamente sono appannaggio di pochissimi e potentissimi soggetti nel pianeta (anche perchè gli algoritmi su cui si basano sono costati e costano cifre inimmaginabili) fanno si che comunque e senza scampo la ricchezza aumenti sempre per tali Eletti ed impoverisca sempre di più l’economia reale. Qualsiasi cosa fai Loro vinceranno perché in un secondo possono fare e disfare l’intero mercato azionario e dei derivati, ancor prima del tuo Click sulla tastiera.
Il meccanismo con cui operano ovviamente è complicato e spesso impossibile da “provare”, come già chiarito e conosciuto dalle Istituzioni quali la Banca D’Italia (per informazioni http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/econo/quest_ecofin_2/qef198/QEF_198.pdf), ma il risultato è chiaro: il Libero Mercato in Borsa è una finzione, una mera apparenza. Tali processi garantiscono in maniera certa il dominio di pochi, pochissimi, su Tutti, nessuno escluso.
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